Vendita diretta. Un settore resiliente e in espansione

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La vendita diretta continua ad attirare incaricati. È una realtà consolidata, che si basa su un modello di business all’avanguardia, capace di evolversi e intercettare i cambiamenti in atto nella società per rispondere ai bisogni e alle nuove priorità dei lavoratori. Queste caratteristiche fanno sì che numerosi italiani decidono di intraprendere una carriera nel settore che offre meritocrazia, flessibilità e autorealizzazione per il proprio futuro professionale. Nel 2022 l’Italia si è classificata al terzo posto in Europa in termini di fatturato generato, con un introito di quasi 2,9 miliardi di dollari e un incremento del 3,9% rispetto al 2021. Sono oltre 600mila gli addetti, in maggioranza donne (74%). Fra le associazioni di riferimento del settore, Avedisco-Associazione vendite dirette servizio consumatori, rende noto il fatturato complessivo delle proprie aziende associate e il numero di incaricati alla vendita nel 2023, pari rispettivamente a 709 milioni di euro e 364mila venditori. Univendita raccoglie invece una forza vendita complessiva di oltre 138mila unità, e una presenza femminile che nell’ultimo anno ha raggiunto il 91,5% del totale.

A incidere maggiormente sul business è stata l’area Nord-Ovest d’Italia, che ha registrato un fatturato di oltre 270 milioni di euro, con oltre 114mila incaricati alla vendita e un tasso occupazionale pari al 31,3% del totale associativo. La regione che ha avuto i migliori risultati è stata la Lombardia, con un contributo del 24,7% al fatturato complessivo delle aziende associate Avedisco e un numero di incaricati alle vendite di oltre 76mila, pari al 21% del totale associativo. Segue il Nord-Est d’Italia, con un giro di affari di oltre 180 milioni di euro e oltre 96mila incaricati alle vendite, che corrisponde al 26,5% delle 345.000 persone impiegate a livello nazionale. La regione che ha avuto più incidenza sia a livello di fatturato che di occupazione è stata il Veneto che ha registrato volumi di vendita pari all’11% del fatturato complessivo delle aziende associate Avedisco, e un tasso occupazionale del 12,8%, con oltre 46mila ncaricati alla vendita. I volumi di vendita aumentano anche nel Centro Italia con un fatturato di quasi 152 milioni di euro e un numero di incaricati alla vendita che rappresenta il 19.5% – oltre 71mila persone – del totale associativo. Ad incidere maggiormente sul business è stata la Toscana, con un giro d’affari pari al 12% del fatturato complessivo delle aziende associate Avedisco, mentre il Lazio, ha registrato la percentuale maggiore di incaricati alla vendita, con un tasso di occupazione del 9,4%, che corrisponde ad oltre 34mila unità. Infine, l’area del Sud Italia e Isole ha registrato volumi di vendita di oltre 107 milioni di euro, con un’occupazione pari al 22,7% del totale associativo, corrispondente a oltre 82mila incaricati alla vendita. La regione che ha ottenuto i risultati migliori è stata la Sicilia, con un contributo del 3,9% al fatturato complessivo delle aziende associate Avedisco e un’occupazione del 5,7% rispetto al totale associativo, pari ad oltre 20mila unità.

«Avedisco accoglie con soddisfazione i risultati raggiunti nel 2023, riconoscendo l’impegno e la passione che gli incaricati delle nostre aziende associate mettono quotidianamente nel loro lavoro. È grazie alla loro dedizione e competenza che siamo riusciti a conseguire traguardi così rilevanti, rafforzando la nostra leadership e contribuendo all’evoluzione e all’innovazione del settore della vendita diretta. Questi successi non rappresentano solo la qualità del contributo di ogni singolo Incaricato, ma evidenziano anche il ruolo chiave di questo settore come catalizzatore di crescita economica e coesione sociale, dimostrando come il nostro modello di business sia in grado di creare valore sostenibile nel lungo periodo», afferma Giovanni Paolino, presidente di Avedisco.

Anche nel primo semestre 2024, la situazione è incoraggiante. Nonostante un contesto economico sfidante, il comparto dimostra resilienza, con un fatturato complessivo delle aziende associate che ha registrato una crescita dello 0,85% rispetto allo stesso periodo del 2023, con oltre 351 milioni di euro. L’analisi dei dati per categoria merceologica evidenzia tendenze differenziate:

  • Multiutilities – Energie Rinnovabili: con una crescita del 18,33%, questo comparto evidenzia un forte interesse verso soluzioni energetiche sostenibili, confermando la vendita diretta come canale strategico per il settore green.
  • Tessile: il comparto ha registrato una significativa crescita del 14,86%, rivelando una domanda crescente.
  • Le altre categorie hanno mostrato flessioni diversificate, mantenendo tuttavia una domanda stabile. Tra queste, i Beni di Consumo per la Casa hanno registrato una lieve contrazione dell’0,89%, seguita da Cosmesi e Accessori Moda con -1,50%, Alimentare/Nutrizionale con -2,45%, che resta comunque il fulcro del settore con un fatturato di 223,7 milioni di euro.
  • La categoria Beni Durevoli per la Casa ha mostrato una flessione del -4,65%, mentre il comparto Servizi ha subito una riduzione del -7%.

Opportunità per donne e svantaggiati

«L’impiego autonomo al femminile, che rappresenta circa il 90% degli occupati del comparto, è l’asset più prezioso per le imprese della vendita diretta a domicilio. Quindi non possiamo che salutare con favore gli emendamenti alla legge di bilancio che rafforzano le prerogative, i diritti e le protezioni per le donne lavoratrici indipendenti». Lo dice Ciro Sinatra, presidente di Univendita.
«Sosteniamo fortemente la proposta di estendere l’accesso al Fondo pari opportunità anche alle lavoratrici autonome vittime di violenza o comunque di erogare a loro favore una indennità Inps a titolo di congedo – prosegue Sinatra -. Più in generale, tutte le norme che agevolino il work life balance delle donne non possono che trovare il nostro plauso, vista la necessità di accrescere la presenza femminile nel mondo del lavoro: principio di valore etico, oltre che di buonsenso economico, che già rappresenta la stella polare del nostro settore produttivo».

Iniziative di formazione professionale per l’inserimento degli ospiti della comunità nel settore lavorativo della vendita diretta. Sostegno alla campagna di raccolta del 5xmille a favore di San Patrignano. Sono queste le attività principali oggetto del Memorandum d’intesa siglato dalla stessa Comunità San Patrignano e da Univendita, la maggiore associazione della vendita diretta a domicilio, aderente a Confcommercio, presso la sede della cooperativa sociale, a Coriano (Rimini). Il protocollo, in virtù del quale San Patrignano diventa Charity Partner di Univendita, prevede inoltre la creazione di eventi, progetti o iniziative con varie finalità in collaborazione tra la Comunità e le aziende associate alla sigla di Confcommercio.

«San Patrignano e la sua storia incarnano valori di centralità della persona, riscatto e promozione dell’individuo nella comunità, ma anche di empatia, ascolto e passione per quello che si fa ogni giorno. Valori che, seppur in un campo molto diverso, pure noi cerchiamo di onorare con il lavoro quotidiano delle nostre associate, dei loro addetti e della stessa associazione. Ecco perché ci è sembrato naturale strutturare una sinergia che da una parte può regalare nuovi sbocchi professionali ai giovani di San Patrignano e dall’altra consente a noi di indirizzare al meglio le ricadute sociali delle nostre attività economiche», sottolinea il presidente di Univendita.

Per Vittoria Pinelli, presidente San Patrignano, «è un’ulteriore opportunità per favorire il reinserimento lavorativo dei ragazzi che terminano il percorso di recupero, momento molto delicato per ognuno di loro. Allo stesso tempo grazie a questo accordo potremo veicolare ancor più il messaggio di prevenzione che da anni ci impegniamo a portare in tutta Italia nella speranza che sempre meno giovani abbiano bisogno delle comunità».

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